domenica 17 marzo 2013

Marmellata d’arance 2° metodo Ferber


Mi sono arrivate le arance del FAI direttamente dalla Sicilia, dal Giardino della Kolymbetra, piccola valle situata nel cuore della Valle dei Templi di Agrigento. 
E' stato affidato al FAI in concessione gratuita dalla Regione Sicilia per un periodo di 25 anni. Autentico gioiello archeologico e agricolo della Valle dei Templi, tornato alla luce dopo decenni di abbandono, è un giardino straordinario per la magnificenza della natura che qui trova la massima espressione della sua generosità e per la ricchezza dei reperti archeologici che ancora vengono alla luce.
Me l'ha segnalato la mia amica Claudia dicendomi che sono aranceti antichi,  varietà che noi non conosciamo, coltivate e curate dal FAI in modo molto naturale senza l'uso di sostanze nocive.
Quale prodotto migliore di questo per fare la

Marmellata d’arance 2° metodo Ferber



Ingredienti per 6/7  vasetti da  220 g:
7OO g di arance non trattate
75O g di arance o 3O cl di succo d’arancia
1 kg di zucchero
Il succo di un limone piccolo




1° Giorno
Spremere le arance e conservare il succo. Spazzolare e lavare le arance non trattate in acqua fredda;
Portare una grande pentola di acqua all’ebollizione.

Immergere le arance intere e portarle ai primi accenni di ebollizione e continuare la cottura a fuoco basso per circa 2O minuti.
Raffreddarle in un bagno di acqua fredda e sgocciolarle
Tagliarle a fette dello spessore di 4 mm..

Versare le fette di arancia, succo d'arancia, zucchero e succo di limone in una “bassine”(pentola larga) per  marmellata.

Portare ai primi fremiti dell’ebollizione mescolando delicatamente quindi versare il composto in una ciotola, coprire con un foglio di carta forno e conservare al freddo per una notte.


2° giorno
Versare il composto nella bassine per marmellata e portare all’ebollizione mescolando delicatamente.


Mantenere la cottura a fuoco vivo per 10 minuti (104°)circa rimescolando continuamente e schiumando.

Frullate con il mixer, a me piace grossolanamente, e riportate all’ebollizione per  5 minuti ( io solo 2 minuti)  mescolando delicatamente.

Verificate la densità con la prova del piattino gelato, deve gelificare leggermente.
Togliete la bassine dal fuoco e versate la marmellata nei vasetti sterilizzati precedentemente in forno e chiudete con i tappi passati con dell’alcool da cucina.


31 commenti:

  1. Ha un aspetto meraviglioso, non ho mai usato questo metodo e mi incuriosisce.

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    1. Stefania se si comincia a marmellificare con il metodo Ferber non lo si lascia più!
      Se guardi nell'indice alla voce "Confetture e marmellate" trovi altre ricette ed anche una sintesi del metodo.
      Buona settimana cara, un bacione

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    2. Buingiornoooo. Mi stavo cimentano un po' sui vari siti per le marmellate di arance con il metodo Ferber (che già da tre anni applico con grande soddisfazione riguardo la marmellata di ciliege), notavo che in un sito riporta anche l'aggiunta di mele nella marmellata di arance, probabilmente per la pectina. La mia domanda è. Sarà necessario aggiungere le mele, se nn erro gli agrumi nn sono già ricchi di pectina? Grazie.

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    3. Nel primo metodo Ferber che ho provato è previsto l'utilizzo della pectina di mele verdi ed il procedimento è più lungo però con un risultato ottimo. In questa pagina invece c'è la marmellata d'arancia fatta con il secondo metodo Ferber, senza pectina e più veloce con un risultato altrettanto buono.
      Non ti resta che provare!

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  2. un ottimo metodo per urilizzare le arance del fai, per le marmellate sono solo quelle di agrumi :-)

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    1. Infatti Gunther, avevo richiamato la normativa comunitaria del 1982 nell'altro post sulla marmellata d'arance 1° metodo Ferber con la pectina delle mele http://www.tentazionidigusto.blogspot.it/2013/02/marmellata-darance-con-il-metodo-ferber.html.
      Le marmellate d'agrumi sono le mie preferite.
      Grazie, un abbraccio

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  3. Ciao Bruna, pensavo di averti già inviato una domanda sul mio discreto risultato della marmellata di arance (non lo trovo più, forse l'ho scritto e non ho cliccato invio) Io l'ho fatta seguendo la tua ricetta ma la marmellata si presenta più scura della tua (che ha uno splendido colore vivo) ed è molto compatta e non fluida . Dove ho sbagliato? La cottura (la prova del cucchiaino di marmellata che cola nel piatto) và fatta aspettando che si raffredda e poi inclinare il piatto oppure (come ho fatto io) appena messo nel piatto l'ho inclinato? Ci sono volute ore di cottura.
    Grazie e buona giornata

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    1. Ommioddio.... ore di cottura noooo!!! Per forza è diventata scura e dura!
      Deve cuocere poco, è questa la sua particolarità, dai 10 ai 15 minuti massimo. Per la prova piattino devi mettere il piattino in freezer e quando metti le gocce di marmellata aspetta che si raffreddi prima di inclinare. Se hai un termometro vai sul sicuro, quando raggiunge la temperatura di 104° è pronta da invasare, raffreddando si rassoda.
      Il primo metodo aveva anche la pectina delle mele che aiuta parecchio la gelificazione.
      Un bacione cara e che la marmellata sia con te! ;O)

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  4. Grazie Bruna , la rifarò ho altre arance
    a presto

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  5. Grazie mille per la ricetta. Finalmente ho fatto una marmellata di arance veramente spettacolare! Il metodo Ferber è una sicura garanzia, io lo uso ormai da tempo su tutta la frutta, ma era la prima volta per gli agrumi!
    Eleonora

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    1. Sono molto contenta che ti sia piaciuta! Questo secondo metodo è meno laborioso del primo ed il risultato è altrettanto ottimo. Grazie cara !
      Un abbraccio

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  6. Ecco ora sono proprio convinta! Stamattina vado a prendere delle meravigliose arance siciliane bio e comincio l'opera!! Grazie mille!

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  7. Ecco mi hai proprio convinta!! Stamattina vado a comprare delle meravigliose arance siciliane bio e mi metto all'opera!! Grazie!!

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  8. Buon pomeriggio, Bruna. Ho fatto anche io la marmellata con questa ricetta, diminuendo però lo zucchero perché le arance che ho usato non erano dolci, di più. Ottima, grazie per la ricetta.

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    1. Sono molto contenta che ti sia piaciuta! Buon pomeriggio a te.

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    2. Sono molto contenta che ti sia piaciuta! Buon pomeriggio a te.

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  9. Buongiorno a tutte e complimenti... dovrei fare la marmellata..e questo metodo mi alletta.. perché con altri bisogna perdere tempo con le bucce a togliere la parte bianca... con questa procedura l'amaro della oarte bianca non si percepisce presuppongo..grazie

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    1. No, direi proprio che non si percepisce, ha un sapore molto fresco. Non va fatta con le arance amare sicuramente, io preferisco usare le tarocco che arrivano fra poco.

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  10. Buongiorno!
    Ho già fatto la marmellata con arance varietà Navel e Tarocco con il metodo Ferber. In questi giorni avrò l'opportunità di raccogliere arance più da premuta. Gli scorsi anni ho sempre prodotto marmellata da questi frutti con buoni risultati. Quest'anno vorrei utilizzare il metodo Ferber che trovo strepitosoooo!
    Che dici, procedo?
    Anna

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    1. Scusami cara per il ritardo con cui ti rispondo ma il sistema mi ha fatto vedere solo oggi il tuo scritto.Se non l'hai già fatto ti consiglierei di procedere, raccontami come ti è venuta!

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    2. Salve, non ho capito il primo passaggio.
      Dice: Spremere le arance e conservare il succo.
      Poi: Immergere le arance intere e portarle ai primi accenni... etc.; ma se le ho spremute nel passaggio precedente non sono più intere.
      Chiedo anche a cosa servono le due pesate differenti di arance negli ingredienti.
      Chiedo scusa se sono dura di comprendonio ma la ricetta mi interessa e vorrei farla bene.
      Grazie. Cinzia

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  11. Salve, non ho capito il passaggio iniziale: spremere le arance e conservarne il succo, ok; poi si dice: prendere le arance intere... qui non ho capito, se le ho appena spremute non sono più intere.
    Chiedo scusa se sono un po dura di comprendonio ma la ricetta mi interessa molto e vorrei farla bene.
    Grazie. Cinzia

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    1. Cinzia in totale servono kg 1,450 di arance di cui 700 non trattate da cuocere intere e 750 per il succo, se hai bisogno altri chiarimenti chiedi pure. Ciao

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  12. Ciao! l'ho fatta ed è venuta buonissima ma ti chiedo un consiglio perché per i miei gusti viene troppo zuccherata. Se metto la metà dello zucchero indicato rischio il botulino?
    Pensavo eventualmente anche alla possibilità di effettuare una seconda bollitura dei barattoli nell'acqua bollente dopo essere stati riempiti con la marmellata. che cosa ne pensi?
    Grazie infinite e complimenti!!!
    Lorenza

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    1. Ti ringrazio😘 Per la quantità di zucchero ti consiglierei di diminuire di 100 massimo 200 grammi lo zucchero se le arance sono molto dolci, diminuire della metà è troppo sia per la conservazione che per la gelificazione. Se metti meno zucchero devi cuocere per più tempo il composto affinché raggiunga la densità giusta e ne scapiterà il sapore, perchè cuocendo tanto caramellizzerà,ed il colore che diventerà scuro perdendo freschezza e proprietà organolettiche. Inoltre evaporano il liquido gli zuccheri si concentrano allo stesso modo. Anche con la bollitura dei vasi ho dubbi sulla conservazione perchè lo zucchero oltre che da addensante serve anche da con

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    2. Conservante. Un abbraccio
      Bruna

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  13. Buon Pomeriggio Bruna, non conoscevo questo metodo però credo che la pentola in rame sia necessaria..esatto? (ed è anche molto costosa).
    Se usassi una pentola diversa?
    Grazie
    Michela

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  14. Scusa ma il sistema mi ha fatto vedere solo oggi il tuo commento. Puoi usare benissimo una pentola in alluminio con il rivestimento interno antiaderente, l'importante è che abbia un diametro largo, di circa 40 cm. In modo che permetta l'evaporazione rapida dei liquidi e quindi la cottura veloce, dai 5 ai 10 minuti che è la prerogativa del metodo Ferber. Ciao

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  15. Ciao, io ho già usato questo metodo per la marmellata di mandarini del mio albero ed è venuta buonissima, anche diminuendo di parecchio la quantità di zucchero. Oggi provo con le arance amare de mio albero. Ovviamente metterò tutto lo zucchero. Mi chiedo solo se posso evitare la prebollitura delle arance. I mandarini non li avevo fatti bollire ma direttamente tagliati a fettine sottilissime e snocciolati, poi fatte le due fasi della cottura solite.

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